Arte romana

I Romani ebbero con l’arte un rapporto alquanto problematico. C’è da dire prima di tutto che l’arte che si può definire veramente “romana” cominciò abbastanza tardi, perchè almeno fino all’età imperiale esistevano oggetti artistici romani ma non erano prodotti da artisti locali. La stessa Lupa Capitolina, poi divenuta simbolo di Roma, fu prodotta da un artista etrusco.

Questo accadde per vari motivi: primo, perchè i Romani erano stati impegnati in guerre praticamente ininterrotte per ampliare il loro territorio; secondo, perchè consideravano le discussioni filosofiche un segno di rilassamento e quindi non indulgevano in concetti quali “la perfezione della forma umana” oppure “lo studio dell’equilibrio”. Essi stessi non amavano il lusso e si circondavano di materiali poveri e di fattura modesta.

Quando arrivarono a Roma i bottini derivanti dalle vittorie ottenute sui vari popoli conquistati, i Romani dovettero confrontarsi con opere d’arte e d’artigianato di fattura elevata che non avevano mai visto. Molte di queste opere vennero ammassate nei templi e nelle case più importanti perchè i Romani sapevano di trovarsi davanti ad opere preziose, anche se non le comprendevano. Poichè era opinione comune che l’arte portasse al rilassamento dello spirito e quindi alla mollezza dei costumi, che non si adattava ad un popolo guerriero come i Romani ritenevano di essere, essi si trovarono sempre a disagio davanti all’arte e cercavano sempre di dissimulare un eventuale interesse verso di essa. Per tutto il tempo in cui ci fu il dominio romano l’arte non fu considerata un valore, ma addirittura un male, come diceva il poeta latino cristiano Prudenzio. Anche Cicerone provava fastidio a parlare d’arte, ben conoscendo la diffidenza dei suoi uditori, come pure Plinio il Vecchio e Seneca, che riteneva gli artisti dei “dispensatori di lusso”.

La concezione dell’arte dunque, per i Romani, era solo quella di un’arte utile, che potesse offrire un servizio al popolo. Per questo i Romani furono dei grandi costruttori per quanto riguarda le opere dell’architettura e per questo la loro concezione della scultura fu soprattutto vista in funzione della propaganda politica. Per questo motivo l’arte romana è anonima: l’arte è infatti vista in funzione dello Stato, per celebrare la realizzazione di opere utili alla collettività e per ricordare chi le aveva commissionate. Così molte delle opere più importanti dell’arte romana sono ricordate con il nome dell’imperatore sotto cui sono state realizzate.

Per comodità, suddividiamo l’arte romana secondo le tre arti principali e non cronologicamente:

Architettura romana

Scultura romana

Pittura romana

Nel video sottostante i caratteri generali dell’arte romana.

I video proposti sono inerenti all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., che per noi è stata così importante per vari motivi: primo, perchè ci ha permesso di ricostruire la vita quotidiana dei Romani, ci ha fornito testimonianze della pittura che altrimenti non avremmo potuto conoscere così a fondo e ci ha restituito intere città ferme al loro ultimo giorno di vita; secondo, perchè noi abitiamo in un luogo che ha subito l’eruzione, e lo testimoniano la villa San Marco e la Villa Arianna a Stabiae.

L’ultimo giorno a Pompei

Villa San Marco a Stabiae