LA PROSPETTIVA

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La prospettiva è un procedimento geometrico-matematico che ci permette di rappresentare su un supporto bidimensionale (il foglio da disegno) un oggetto in tre dimensioni. In realtà questa è solo un’illusione che ci dà però il senso della profondità.

E’ un po’ come vedere una fotografia: tutte le linee parallele fra di loro tendono verso un punto che si trova all’orizzonte, e sembrano convergere su di lui.

Già dal Medioevo si era cercato un metodo per rappresentare la profondità, cioè le tre dimensioni, sulla tela, ma senza risultato. Solo con Filippo Brunelleschi, nel ‘400, si trova il metodo, che poi viene sempre più perfezionato.

I vari procedimenti sono piuttosto complicati, e non mi sembra questo nè il luogo nè il momento di illustrarli tutti. Dobbiamo però sapere a grandi linee come fare per rappresentare dei semplici oggetti o ambienti, interni o esterni, in prospettiva.

E’ per questo che ho inserito questo argomento nella terza classe, perchè penso che a questa età gli alunni siano abbastanza maturi per comprendere le nozioni fondamentali di questa tecnica.

Tramite questo breve video si possono ripassare i concetti fondamentali della prospettiva centrale, cioè ad un solo punto di fuga, e possiamo esercitarci a scrivere il nostro nome o a disegnare la nostra camera con questo metodo:

Il primo esercizio può essere quello di realizzare il proprio nome considerando le lettere come figure geometriche. Possono venire fuori delle realizzazioni molto carine come queste:

nome-in-prospettiva-linda

nome-in-prospettiva-paola

nome-in-prospettiva-annamaria

nome-in-prospettiva-imma

nome-in-prospettiva-alessia

nome-in-prospettiva-francesca

nome-in-prospettiva-ferdinando

Il secondo è quello di rappresentare la propria camera con tutto l’arredamento.

Un terzo esercizio può essere quello di rappresentare un esterno, come un paesaggio o una città.

prospettiva-accidentale-citta