Arte gotica

La parola “gotico” fu introdotta in senso dispregiativo per la prima volta da Giorgio Vasari, architetto e pittore fiorentino, che nel 1550 aveva pubblicato un libro intitolato “Le vite de’ più eccellenti architetti, pittori et scultori italiani, da Cimabue insino a’ tempi nostri“, diventando così il primo storico dell’arte.

Con il termine “gotico” Giorgio Vasari voleva fare riferimento a quella particolare architettura ed arte in generale che era nata in Francia, precisamente nell’Ile de France, la regione che comprendeva Parigi, nella prima metà del XII secolo, e da lì si era diffusa in tutta Europa, perdurando fino al XIV secolo, e addirittura, in alcuni Paesi, fino alla metà del XVI secolo. Egli aveva usato questo termine in senso dispregiativo come a voler dire che era un’architettura “barbarica”, dai Goti che erano barbari, cioè, per differenziarla dall’architettura classica, quella che avevano usato i Romani e prima ancora i Greci.

Come era accaduto per l’arte romanica, anche l’arte gotica si espresse in maniera diversa a seconda del luogo in cui si propagava, a causa dell’influsso delle maestranze locali e dei diversi materiali da costruzione.

Puoi approfondire la tua conoscenza dell’arte gotica cliccando su questi link: 

  1. architettura gotica
  2. scultura gotica
  3. pittura gotica