LA PITTURA SU VETRO

Una delle caratteristiche più evidenti dell’architettura gotica era la tendenza al verticalismo delle strutture, soprattutto di quelle religiose. Lo scopo era puramente spirituale: quanto più l’edificio era alto, tanto più tendeva al cielo e quindi a Dio. La luce doveva penetrare all’interno delle chiese per illuminarle. Se poi la luce assumeva colori diversi, l’effetto visivo e spirituale era assicurato. Le finestre vennero dunque dotate di vetrate colorate, una delle caratteristiche più spettacolari di quest’arte.

La tradizione delle vetrate colorate venne introdotta proprio nel Medioevo, intorno al XII secolo, con l’intenzione di cui abbiamo detto sopra. I soggetti rappresentati, trattandosi di chiese, erano ovviamente di tipo religioso. Si partiva da un’intelaiatura di ferro su cui venivano fissati i vari pezzi di vetro mediante listelli di piombo. I colori più usati erano il giallo, il rosso, il verde, il blu e il porpora, mescolati con ossidi metallici e sottoposti a diversi tipi di cottura. La pasta vitrea veniva soffiata in cilindri che poi erano tagliati in due fogli.

Il disegno veniva realizzato su stoffa o pergamena oppure su tavolette di gesso. Sul modello venivano appoggiati e poi tagliati i pezzi di vetro. La tecnica era particolarmente difficile e costosa, per cui, dopo un periodo di grande diffusione, andò man mano in disuso, finchè non si usarono direttamente i fogli di vetro trasparente.

Non possiamo riprodurre a scuola una vera vetrata in stile gotico, ma ci possiamo provare. Dobbiamo avere a portata di mano:

  • 1 cornice a giorno in plexiglass della grandezza di cm 21×29,7

cornici

  • una penna-pennarello nera a punta fine

Risultati immagini per tratto pen fila nera

  • colori per vetro del tipo “trasparente” e non “coprente”, perchè risultano più brillanti

  • un pennello a punta tonda con setole morbide

  • pasta di piombo; ne esistono in commercio di vario tipo: nero, color argento e color oro; poichè con la pasta di piombo si realizza la rifinitura del disegno, conviene prima ultimare il disegno e poi comprare la pasta di piombo del colore che più si addice a ciò che abbiamo realizzato

Per quanto riguarda i disegni che si possono realizzare, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Se non siete bravi si può anche ricorrere a Internet, dove si possono trovare molti modelli. Alcuni ve li propongo io qui.

Si comincia con la realizzazione del disegno sul supporto di vetro con il pennarello nero. Poi si stende la pittura. Se ci sono sbavature e il colore fuoriesce, si può ripulire la zona con dei bastoncini di cotone, quelli che si usano per l’igiene personale. Alla fine, si ripassa sul pennarello nero con la pasta di piombo. Il risultato è molto bello e di grande effetto, come potete vedere da questi dipinti realizzati dai miei allievi:

 

 

    

                     

Un’idea simpatica potrebbe essere quella di realizzare con la tecnica della pittura su vetro dei quadretti a sfondo natalizio, come quelli che abbiamo realizzato in classe: